lunedì 25 novembre 2013

letto: Le parole del nostro destino di Beatriz Williams

Premetto che questo é diventato uno dei miei romanzi preferiti e ringrazio chi me l'ha suggerito.
E' una di quelle storie originali e indimenticabili che ti rimangono nel cuore.
Si parla di time-travel, di amore predestinato, di un libro misterioso e questo mi ha portato a sceglierlo come lettura. Per fortuna é disponibile anche in ebook.

Sinossi:
Amiens, Francia, 1916. Incurante della pioggia battente, una donna è in attesa fuori della cattedrale. Tra i fedeli raccolti in preghiera, c’è il capitano Julian Ashford, l’uomo per cui lei ha sacrificato ogni cosa e che tuttavia non rivedrà mai più. Quando tornerà in trincea, Julian morirà. Ma lei è lì per riscrivere il loro destino. Il nome della donna è Kate…
New York, oggi.
Incurante del gelo, una donna è in attesa davanti alla porta di Julian Laurence: sebbene sia la vigilia di Natale, deve consegnargli dei documenti urgentissimi. I due si sono conosciuti il giorno precedente, eppure, quando lei entra in casa, lui si comporta come se l’aspettasse da sempre, come se l’amasse da sempre. Ricambiare quell’amore le sarà facile: Julian è uno degli uomini più ricchi e affascinanti di Manhattan, è romantico, appassionato, intenso. Per qualche mese, la vita diventa un sogno da cui non ci si vorrebbe svegliare mai più... Ma poi, dal nulla, spunta un libro: la biografia di Julian Ashford, un prezioso volume corredato di foto e di lettere scritte dal celebre poeta-soldato durante la prima guerra mondiale. La donna non ha dubbi: la calligrafia elegante e ordinata, gli occhi gentili, il volto che s’intravede sotto il berretto sono del suo Julian. E quel libro sta per segnare il loro destino. Il nome della donna è Kate…
I primi capitoli si alternano tra passato e presente, poi ci si ritrova a vivere la storia d'amore ai giorni d'oggi tra Kate e Julian e si ritorna alla Francia di inizio secolo per capire meglio alcuni eventi chiave.
L'ho letto nel giro di una manciata di giorni, ma solo perché non avevo tempo per dedicarmi a questo romanzo troppe ore di seguito. Mi ha rapito.


I personaggi sono ben caratterizzati e si crea una bella empatia.
Julian è un bellissimo uomo, potente e di  prestigio, ci viene presentato come un essere che emana potere da tutti i pori, mi ero fatta un'idea sbagliata di lui inizialmente, poi ho finito per amarlo per la sua passione, la sua premura e i suoi modi edoardiani che saranno anche datati, ma molto affascinanti. Ho trovato da subito curioso  il suo amore a prima vista per Kate, ma molto romantico.
Kate è una donna tenace, sincera, coraggiosa e con un bel senso dell'umorismo. Quindi i dialoghi tra loro due sono molto piacevoli perché non mancano di intelligenza e di ironia.
Nonostante ci sia un'elemento fantastico per via del salto temporale io ho letto la loro storia facendomi coinvolgere come se fosse vero.
Kate é più passionale e istintiva, Julian é riflessivo e cauto, il suo amore é rispetto, devozione, premura e pone al primo posto gli interessi e il bene di lei piuttosto che i suoi. Ho amato i loro dialoghi e i momenti di intimità casalinga descritti dall'autrice, e non parlo solo dei momenti più passionali, ma anche degli altri.
Mi hanno intrigato i segreti di Julian e tenuto sulle spine le reazioni di Kate, e il finale é stato da cardiopalma, temendo il peggio.

Nel libro si fa anche riferimento alla musica, con melodie tratte da opere di Chopin, Bach e Beethoven ( playlist QUI ) suonate da Julian per esprimere i suoi stati d'animo.
«Chopin, dunque?»
«Si, per favore. Un Notturno, magari. Mi piacciono.»
«Questo senz'altro lo conosci. Notturno numero due, in mi bemolle.»
Chiuse gli occhi per un istante, forse per richiamare lo spartito alla memoria, e sulla stanza in penombra calò un silenzio breve, ma così profondo che mi parve di
sentire il battito del mio cuore, accelerato dall'impazienza.
Insomma, é un bel mix di romanticismo, azione, dramma e ricostruzione storica, specialmente quella che riguarda i poeti soldati durante la prima guerra mondiale, giovani brillanti che hanno dovuto finire i loro giorni in trincea, nella figura di un capitano inglese che si ritrova a vivere la guerra e a scrivere poesie durante quei momenti così tragici ispirato dall'amore per una donna.
Julian Ashford ha molto di personaggi realmente esistiti come Roland Leighton, il poeta Julian Grenfell e Rupert Brooke, come ha dichiarato la stessa Williams, precisando però che le abitudini e la personalità del suo Julian sono assolutamente originali.

Si tratta di una storia autoconclusiva, nessuna serie, e lo dico con una vena di disappunto perché mi é dispiaciuto "dover salutare" i protagonisti di questo adorabile romanzo!

Piccola nota: Avrei preferito che avessero lasciato come sottotitolo il titolo originale dell'opera che si rifà poi ad un elemento importante della storia : Overseas. O magari scegliere un titolo che lo contenesse perché era molto affascinante. Anche la copertina originale.
Ma forse poco romantica.


Oltremare ( la chiusa )
In quest'ora oscura
una visione custodisce la mia fede.
Il suo cuore, oltremare,
più forte del mio, sconfigge l'eternità.


Sito ufficiale di Beatriz Williams
Pagina facebook italiana ufficiale del romanzo

best quotes ( Spoilers ):

« Kate, ho molti difetti, Dio solo sa quanti, ma non volevo prendemi gioco dei tuoi sentimenti. Uno dei motivi per cui questi ultimi mesi sono stati ... tanto difficili era il timore di averti ferito. Il pensiero di come mi avresti giudicato.»
 

« Bé, al giorno d'oggi nulla è più questione di vita o di morte, non crede? L'epoca dell'onore e dell'abnegazione è tramontata. » Rivolsi di nuovo lo sguardo ai romanzi di O'Brian, ordinatamente disposti l'uno accanto all'altro. « I protagonisti della saga di O'Brian, Jack Aubrey e Maturin, sono pieni di difetti. Ma hanno dei principi, e sarebbero disposti a dare la vita per difenderli. O per salvare la vita dell'amico. Invece per noi contano solo il denaro, la posizione sociale, la celebrità. Valeva anche in passato, certo, ma allora certe ambizioni erano considerate venali. » Mi strinsi nelle spalle.
« Adesso, nessuno vuole diventare adulto. Restiamo bambini a vita. Accumuliamo nuovi giocattoli, pensiamo solo a divertirci. » 
 


« [...] una cosa però posso giurartela: il mio sentimento per te è assolutamente reale. Ne sono consapevole da più tempo di quanto tu possa immaginare. E intendo onorare quel sentimento, con assoluta fedeltà. Mi capisci?  »


«Hai una dignità innata, tesoro, e i modi in cui si manifesta mi affascinano. »
  

« Meriti di sentirlo, per l'indulgenza con cui hai tollerato le mie bizze. Tesoro, io ti amo. Dovresti saperlo. Amo ogni splendido millimetro di te. Ti venero, per migliaia di motivi, e questo non cambierà mai. Taci » , disse, appoggiandomi ancora il dito sulle labbra. « Non voglio che tu risponda ora. Io so aspettare. Voglio solo che tu sappia di poterci contare, infonderti la certezza che il mio amore ti attende. Almeno di questo non dovrai mai dubitare. » Si chinò a baciarmi delicatamente la gola, restando con le labbra di seta sulla mia pelle per un tempo che mi sembrò eterno, prima di sfiorarmi la clavicola, facendomi sciogliere dal desiderio.

« Julian, grazie. Sono commossa. Puoi fidarti. Prometto di non invadere la tua privacy. » Sul suo volto si allargò un sorriso, che si tramutò in una risatina sommessa. Mi sfiorò la guancia. « Tesoro mio, non capisci? Desidero esattamente il contrario. »

« Cosa devo fare per convincerti che questa non è un' infatuazione? »
Mi sfuggì un sorrisetto. « Una notte di sesso selvaggio potrebbe aiutare. »
La sua risata mi fece il solletico al collo « Kate, Kate, Così mi uccidi. »

« Quando ti ho vista per la prima volta, in quella sala riunioni, ho pensato:

Eccola, è lei! Finalmente l'ho trovata. Volevo corteggiarti, Kate. Sposarti. Nell' euforia del momento, avevo dimenticato di essere uno scherzo di natura. E che chiedendoti di restare, di essere mia, ti avrei costretto a condividere tutto con me, compreso un futuro del tutto incerto. Non potevo pretendere una cosa del genere. »

Mi sfuggì una risatina. « Julian!Edoardiano che non sei altro. Ti riferisci agli anticoncezionali? »

« Mio Dio, Kate, tu hai dei diritti su di me. A sentirti, si direbbe che l'amore esista su un piano superiore, estraneo ai vincoli e agli obblighi ordinari. »
« E' così. O dovrebbe esserlo. »
« Sciocchezze. Sono chiacchiere, e un uomo che la pensasse così e dicesse di amarti sarebbe solo un ignobile dongiovanni. »


« [...] E mi chiedevo se una felicità simile possa essere lecita. Forse sto tentando gli dei, inducendoli a vendicarsi di me, per punirmi di aver osato tanta beatitudine. »

«  E se quelle gattine anoressiche tirano fuori gli artigli? »
« Tu sfodera i tuoi » , rispose, prendendomi in braccio e portandomi fuori dal bagno.
« Speravo saresti venuto in mio aiuto, chessò, distruggendo la carriera dei loro mariti,  o roba del genere. »
« Oh, questo era sottinteso. » Mi gettò sul letto, raggiungendomi carponi come una pantera dorata, famelica. Gli strinsi un braccio al collo. « Piantala di parlare, e baciami. »
« Temevo non me l'avresti mai chiesto. »     

« No. Non scusarti. Dovrei essere io, a implorare il tuo perdono. » Fissava la tastiera e un sospiro lo scosse come un brivido. « Ti ho trattato come... Ti ho usato... » Non riusciva a dirlo. Gli mancavano le parole, per definirlo.
« Senti. » Mi girai verso di lui, appoggiandogli un ginocchio sulla gamba. « Non so se ti sei accorto del piacere che ho provato, Julian. Ti volevo, esattamente così, feroce e bellissimo. E' stata ... una catarsi. Un' esperienza incredibile. Riprovaci, ogni tanto. »  

« Non posso restare, Julian. Non sopporto di vederti così. Oppresso, tormentato. Costretto a trattarmi come una bambina incapace di combattere le proprie battaglie. Rivoglio il Julian che si fida di me, che mi apre il cuore. Cercai d'inghiottire il nodo che mi stringeva la gola. L'uomo che ride, quando facciamo l'amore. Capace di lasciarsi andare completamente. »
Aprì la bocca, la richiuse.
« Lo vedi? E' questo che intendo. Ti trattieni. E io non faccio che chiedermi: Quando riuscirà finalmente a confidarmi tutto? A fidarsi abbastanza da parlare? Io mi sono offerta a te così come sono, disarmata. Aperta, vulnerabile. Potresti distruggermi con un respiro.  »  

« Si, l'autocontrollo è nella tua natura Julian. E' la tua struttura portante. Ed è una virtù meravigliosa. La tua disciplina, la capacità di tenere tutto sotto controllo, di dare sempre la precedenza ai bisogni altrui. La preoccupazione costante di fare ciò che è giusto, aspirando alla perfezione, torturandoti con un modello irraggiungibile. Con me, però, puoi lasciarti andare. Non sei tenuto a essere nobile. Puoi essere egoista. E' quello che voglio. Io sono qui per questo, è il mio unico scopo sulla terra. Darti un momento di respiro, di tanto in tanto, mia povera creatura sfinita, da tutte le aspettative che il mondo ti ha addossato fin dalla nascita. »   

«  Come puoi sorprenderti, Kate, che io sia disposto a morire pur di non perderti, di non ferirti? »   
 
«  Non avevo idea che potesse esistere tanto amore, al mondo. Non è buffo? »


  

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