mercoledì 1 gennaio 2014

letto: Come in un sogno di Judith McNaught


Titolo originale: A Kingdom of dreams ( 1989 )
Ambientazione: Inghilterra medievale, XV secolo
Genere: Historical Romance
Opinione personale: la McNaught è sempre una garanzia.Favola adorabile!Avventura e sentimento.
Livello sensualità: medio 
Disponibile in ebook
Primo libro della saga Westmoreland Dinasty

Finito di leggerlo in questo primo giorno dell'anno nuovo e sono davvero contenta di averlo fatto perché è stata una lettura coinvolgente e mi ha appassionato a tal punto che mentre ero occupata a fare altro pensavo a come sarebbero andate le cose tra Royce, il famigerato e temuto guerriero inglese Lupo Nero, e Jenny, erede di un importante clan scozzese. E questo non mi succede spesso.
La McNaught è una delle mie autrici preferite ed è davvero una garanzia di belle letture romance, di quelle che spesso non si dimenticano. Amo i dialoghi tra i protagonisti e le scene intime che crea tra di loro per far si che si conoscano meglio. E non parlo di scene di sesso, ma di confidenze e di gesti rivelatori del loro carattere. 
In questo romanzo ambientato in un periodo della storia del Regno Unito che vede contrapporsi re Enrico VII d'Inghilterra e re Giacomo IV di Scozia nel XV secolo l'idea del rapimento da parte di un fedele vassallo del re inglese della figlia di un capoclan scozzese porta ad una trama davvero avvincente
Lei lo affascina perché così diversa dalle signore con cui condivide il letto e dalla donna che sembra essere stata scelta come sua promessa sposa,  Jennifer vedrà l'uomo e non la leggenda e finirà per innamorarsi di lui combattuta tra la lealtà verso il suo clan e un padre che non la ama e il desiderio che prova per 'il nemico'.
Lui è un conte possente e potente che lotta con abilità e forza, ma che sa provare tenerezza per una 17enne coraggiosa e leale e dolore per la perdita del suo valido destriero. Un uomo che arriva a sacrificarsi per amore. Dall' ostilità alla passione, vedere come si trasforma il loro sentimento è davvero piacevole. Ed è uno sviluppo con ostacoli che li mettono a dura prova. Insomma, era impossibile che non amassi Come in un sogno!

Sinossi
Quando Jennifer Merrick e la sorella Brenna, figlie di un importante capoclan scozzese, vengono rapite, tra Scozia e Inghilterra nasce un nuovo motivo di ostilità e di scontro. Il rapitore è infatti Royce Westmoreland, il leggendario cavaliere di re Enrico d'Inghilterra conosciuto come Lupo Nero, abile e spietato in battaglia. Tuttavia Jennifer non si lascia intimorire. Spinta da una profonda fedeltà verso il proprio clan, non si ferma davanti a nulla pur di mettere Royce in difficoltà. 
E questi non è preparato ad affrontare un'opposizione tanto tenace, né intende accettare l'ordine del re di sposare la giovane ribelle per mettere fine alla pericolosa disputa. Ma ben presto i due si troveranno irretiti in una pericolosa quanto seducente trappola fatta di orgoglio, lealtà e... passione. 


Non solo mi è piaciuto leggere della storia d'amore tra Royce e Jenny, ma anche i personaggi secondari sono stati deliziosi, e mi ha divertito l'anziana zia Lady Elinor con i suoi rimedi erboristici e la sua loquacità, e ho apprezzato i suoi siparietti con il gigante Arik, fedele guardia di Royce che odia i serpenti, parla a monosillabi, ma agisce con tempismo e lealtà. Inoltre si parla di strategie militari e politiche del medioevo britannico, leggiamo di castelli, regni, battaglie, giostre e tornei.


E' l'ideale per chi ama gli historical romance avvincenti e frizzanti e non solo iper-romantici, in cui la passione permea la storia anche se non ci sono scene di sensualità altissima, con protagonisti affascinanti e ben delineati.

Curiosità:
Miglior Romanzo Medioevale al Premio Reviewer’s Choice Award del Romantic Times nel 1988-89. Royce come primo Duca di Claymore é l'antenato di Clayton e Stephen Westmoreland, protagonisti di Whitney, My Love e di Until You ancora inediti in Italia ( e dell'antologia A Holiday of Love con la storia breve Miracles ) ambientati nel 1800.

Alcune quotes ( spoilers ):


Ma, donna o bambina che fosse, lui non osava toccarla, perché prima o poi avrebbe dovuto lasciarla andare, altrimenti avrebbe dovuto rinunciare a tutti i suoi piani per il futuro, che si sarebbero realizzati in meno di un mese. Che il padre di Jennifer cedesse o meno, non era un problema per Royce. Nel giro di una settimana, al massimo due, l'avrebbe riconsegnata: a suo padre, se si fosse arreso secondo i termini concordati con Enrico, o a Enrico stesso, se il padre si fosse rifiutato di capitolare. Adesso Jenny apparteneva a Enrico, non a Royce, e lui non voleva rischiare le complicazioni che si sarebbero presentate da ogniparte, se l'avesse portata a letto.

Come per effetto di un incantesimo, si era unita a lui con audacia e desiderio.

Per due volte le aveva fatto provare cose meravigliose, terrificanti ed eccitanti. Ma quel giorno le aveva dato un'altra sensazione: l'aveva fatta sentire necessaria, adorata e desiderata, le tre cose di cui aveva sempre avuto più bisogno da quando aveva memoria.

In battaglia non era mai stato sconfitto e l'idea di esserlo ora, da una ragazza che lo desiderava quasi quanto lui desiderava lei gli era inconcepibile. La voleva più di quanto avrebbe mai creduto possibile, ed era intenzionato a prenderla.

<<Ti voglio, e se questo mi rende un barbaro ai tuoi occhi, allora che sia così. Ma se me lo permetterai, farò in modo che tra noi sia bellissimo. Non proverai vergogna o dolore nel mio letto, a parte quello che sentirai la prima volta. Dopodiché ci sarà sola piacere >>.
Da parte di un altro cavaliere, quel discorso avrebbe potuto blandire anche la cortigiana più sofisticata. Ma pronunciato dal guerriero più temuto di tutta l'Inghilterra a un'ingenua ragazza scozzese, cresciuta in un convento, l'effetto fu devastante. Jennifer si sentì avvampare le guance e avvertì una sensazione di debolezza e tremore dalla bocca dello stomaco alle ginocchia, mentre all'improvviso la assalivano i ricordi dei suoi baci appassionati e delle sue carezze.
Aveva girato il viso, così non poté vedere la nuova tenerezza nel lento sorriso di lui, ma la percepì nel modo in cui le sue braccia la circondarono, stringendola, mentre la sua bocca la catturava, togliendole la possibilità di parlare e lasciandola senza fiato.

D'altra parte, era l'unica donna che faceva l'amore con lui e non con la leggenda che lui rappresentava. E lo faceva ridere come nessun'altra donna aveva mai fatto; aveva coraggio e saggezza e un viso che incantava. Infine, circostanza non meno importante, aveva dei modi diretti e un'onestà che lo disarmavano completamente.

Perché, quando ti concedi, mi sento come se io fossi stato conquistato?

Perché ogni volta che ti arrendi di buon grado, come in questo caso, mi fai sentire un re che ha appena fatto una conquista? Mentre quando cedi contro la tua volontà, mi sento come un misero mendicante?

Quella mattina la sua vita gli era parsa cupa come la morte. Quella notte stringeva la gioia fra le braccia. Qualcuno o qualcosa... il fato, la fortuna o il Dio di Jenny... avevano guardato verso di lui e compreso la sua angoscia. E per qualche ragione, Jenny gli era stata restituita.


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